Dal 75 al 50%, la mossa del Consiglio dei Ministri è sembrata dolorosa ma inevitabile per contenere la pandemia dopo mesi in cui si era parlato anche di stadi pieni. La Fiorentina - scrive il Corriere Fiorentino - ha deciso di rinviare al 3 gennaio l'inizio della vendita libera per la gara contro l'Udinese, inizialmente previsto per ieri, ma la questione riguarda soprattutto i 10.000 mini-abbonamenti validi per 10 partite venduti nel mese di dicembre. Al Christmas Pack erano riservati la metà dei posti in ogni settore, ma adesso che il Franchi dovrà scendere dai 33.000 ai circa 18.000 del 50% è probabile che la mappa dei posti possa essere rivista e aggiornata alle ultime norme: posti a scacchiera, mascherine Ffp2 e possesso del super green pass.
Corriere Fiorentino
Franchi al 50%, la Fiorentina rischia di perdere il suo valore aggiunto
Le nuove misure del Consiglio dei Ministri colpiscono anche il calcio e la Fiorentina, che dovrà fare a meno di una fetta di tifosi
La progressione della Fiorentina quest'anno aveva riportato quasi alla normalità, con molti spettatori che avevano invaso il Franchi. Nelle prime tre gare stagionali, con il 50% della capienza, si era passati dai 12.000 presenti con il Torino ai circa 15.000 per Inter e Napoli, mentre dalla successiva sfida con il Cagliari, a metà ottobre, la media è salita oltre le 19.000 presenze, toccando il picco dei 32.567 tifosi registrati con il Milan e portando il totale del girone di andata a 152.640 spettatori. Un incasso, quello con i rossoneri, da oltre 862.000 euro che resterà probabilmente il più alto della stagione. Intanto anche la tifoseria rischia di prendere nuovamente decisioni drastiche: o tutti o nessuno, proprio come in origine, il tifo organizzato prende posizione. E dire che Dionisi non più di due settimane fa - sottolinea il quotidiano - aveva ammirato da vicino con il suo Sassuolo la spinta dei tifosi viola.
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