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Il tecnico della Fiorentina ha individuato alcuni punti di riferimento che sono cresciuti insieme a lui nelle ultime due stagioni. Cosi scrive La Repubblica. Da Milenkovic a Biraghi, da Bonaventura a Gonzalez. Titolari nei vari reparti, che per motivi differenti sono legati al tecnico e che il prossimo anno, insieme a lui e al suo staff, cercheranno di compiere un ulteriore passo in avanti. Il capitano è l’espressione del pensiero di Italiano in campo. Se più volte il tecnico è stato descritto dai suoi giocatori come un martello, ecco che Biraghi è l’anello di congiunzione tra club e parte tecnica. Incarna i valori che la Fiorentina esprime e, in allenamento e in partita, è il prolungamento naturale di Italiano. Altro riferimento è Milenkovic. Il difensore serbo, lo scorso anno, ha rinnovato fino al 2027 convinto anche dalla permanenza di Italiano. L’ha detto e l’ha ribadito. Milenkovic crede nel percorso intrapreso due anni fa e mentre la difesa col tempo si è trasformata e ha visto variare i suoi interpreti, il serbo è rimasto un punto fermo. A centrocampo il leader è senza dubbio Bonaventura. Altro elemento prezioso, insostituibile. Per esperienza, intelligenza tattica, movimenti e capacità di raccordare i vari reparti. In campo si fa sentire, eccome. E poi ecco Nico Gonzalez. Il cuore, l’anima e il talento. Italiano sa come gestirlo e i due si intendono al volo, spesso senza aver bisogno di parole. Nico è un punto fermo per qualità e dedizione. Se si accende, tutta la squadra aumenta i giri del proprio motore e soltanto un’offerta irrinunciabile potrebbe far cambiare i piani del club. Insomma, se la Fiorentina vorrà confermarsi come grande, questi sono gli elementi cardine da qui ripartire.