Da Palazzo Vecchio spiegano che il Comune non ha intenzione di prendere provvedimenti di autotutela, poiché essendo una misura cautelare (quella disposta dal tribunale di Salerno) non si riscontrano motivi, a oggi, per sospendere o rallentare i lavori, tenendo anche conto del fatto che dalla ditta il provvedimento di interdizione è stato impugnato al tribunale del Riesame. A Napoli, invece, non la pensano come a Firenze, tant’è che lo scorso 11 giugno gli appalti affidati alla Cobar nel capoluogo campano sono stati sospesi e, su indicazione dell’avvocatura comunale, si avvierà il procedimento di risoluzione del contratto.
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