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UDINE, ITALY - AUGUST 31: Vincenzo Italiano, Head coach of ACF Fiorentina and Andrea Sottil, Head coach of Udinese embrace prior to the Serie A match between Udinese Calcio and ACF Fiorentina at Dacia Arena on August 31, 2022 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Qual è la vera Fiorentina? Quella bella e autoritaria vista domenica o quella brutta, apatica e innocua di ieri? Se lo chiede il Corriere Fiorentino nel raccontare la partita della "Dacia Arena". I viola alternano picchi altissimi di calcio ad altri di buio. E la classifica non decolla: 5 punti in 4 partite. Pochi per migliorare il bottino dell’anno scorso, i tantissimi impegni ravvicinati valgono come parziale giustificazione.
Reduce dai complimenti per la prestazione col Napoli, con l’Udinese la Fiorentina aveva l’occasione per tentare un piccolo salto in classifica. L’opportunità per piantare fin da subito le tende sulle pendici dell’alta classifica. Certo, servivano i gol. Per ritrovarli dopo 328’ di digiuno Italiano si è affidato a Cabral, ultimo marcatore viola all’andata col Twente. La squadra ha mostrato il sesto volto diverso in altrettante gare stagionali, con ben nove cambi rispetto allo 0-0 col Napoli. Fiorentina pesante nelle gambe e spenta nell’anima. Irriconoscibile rispetto a quella del Franchi, troppo simile invece a quella di Empoli. Un lunghissimo, quasi sempre orizzontale possesso palla, senza che ne venisse fuori niente. Ora, la Juventus. E una domanda: quale Fiorentina vedremo?
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