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La repubblica
È una Fiorentina diversa, più equilibrata. Mancano ancora un paio di giocatori, un difensore e un centrocampista al posto di Amrabat che potranno aumentare (si spera) la qualità ma quello che è stato fatto finora, come scrive La Repubblica, dimostra che la società ha imboccato la strada giusta. Intanto ha deciso di affidarsi (e fidarsi) al suo allenatore. Questa, forse per la prima volta, è la Fiorentina di Italiano. Un passo avanti importante. E poi ha gestito con oculatezza i soldi. La società viola non ha il budget di altri grandi club, quindi deve misurare ogni sua scelta. Fatti due conti, tra cessioni e acquisti, sono rimasti una decina dimilioni da spendere. Senza contare l’eventuale cessione di Amrabat. Insomma, va dato atto ai Commisso boys di avere tenuto in equilibrio il bilancio economico-sportivo riuscendo a ottimizzare risorse e ambizioni. Sono stati tagliati gli esuberi e gli scontenti (peccato per Castrovilli) e portati nel gruppo giocatori funzionali al progettodel tecnico. Giocatori di esperienza, giovani su cui scommettere, qualcuno da rivitalizzare, ma sempre seguendo il filo rosso del gioco di Italiano. Del resto la Fiorentina non si può permettere tutti top player e qualche rischio lo deve correre. Ma le idee ci sono, almeno sulla carta. Questo è l’anno in cui è necessario ridurre il gap in classifica puntando senza mezzi termini all’Europa League o, meglio ancora alla Champions. Un inevitabile processo di crescita per ristabilire le gerarchie del campionato e per segnare il confine, netto e preciso, tra ciò che la Fiorentina è, e ciò che vuole diventare.
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