Cosimo Zetti, sulle pagine della Nazione, analizza il pareggio tra Fiorentina ed Empoli. Ecco le sue parole:
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“Fiorentina, dall’inferno al ritorno nel limbo. Cabral unica nota lieve”
"Ci ha salvato Arturone Cabral. E questa è una bella notizia, perché il brasiliano con tre gol in due partite ha di poter crescere"
Incredibile! Ma tu pensa come è fatto il calcio... Se il gol di Caputo non fosse stato annullato dal Var per fuorigioco e l’Empoli avesse chiuso il primo tempo con due reti di vantaggio, forse staremmo parlando dell’ennesima sconfitta in campionato della Fiorentina. Invece no. La Fiorentina è passata dal possibile baratro al sospiro di sollievo, dall’inferno al ritorno nel limbo, dalla terza sconfitta consecutiva interna al mantenimento dell’esile fiammella della speranza europea. Eppure nella prima mezz’ora la squadra era sembrata decisa, concentrata e aggressiva. Sembrava quasi che la vittoria di Braga avesse sortito i suoi effetti. Poi la follia di Amrabat, l’errore di uno dei migliori centrocampisti del Mondiale che ha provocato il gol dell’Empoli e ha finito per cambiare la partita. Ci sollevano il coraggio, il carattere e la voglia di provarci fino alla fine. Ma i limiti di questa squadra sono sempre gli stessi, quelli che si materializzano soprattutto in campionato: tanti errori, scarsa precisione, poca concretezza in zona gol. Già, per assurdo, proprio quella concretezza che pensavamo di aver ritrovato in coppa e che invece si è nuovamente palesata in campionato. Ancora una volta, insomma, una Fiorentina a due facce, una Fiorentina che resta prigioniera di un limbo da cui non sembra capace di uscire. Ci ha salvato Arturone Cabral. E questa è una bella notizia, perché il brasiliano con tre gol in due partite ha dimostrato di essere in crescita costante e di aver finalmente capito i meccanismi di gioco di Italiano
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