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Fiorentina, cosa va e cosa no: numeri e dettagli della frenata

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Fiorentina, cosa va e cosa non va. Con il Monza ci sono state note positive e altre negative. Eccone l'analisi

Redazione VN

L'edizione odierna di Repubblica si concentra sui motivi e i numeri della Fiorentina a inizio 2023. La squadra è in ritardo sulla tabella di marcia rispetto allo scorso anno di 7 punti ed è vero che serviva ripartire con il piede giusto dopo oltre un mese di stop, ma per una squadra che ambisce all'Europa serve conquistare l'intero bottino in un match come quello col Monza. I brianzoli sono rimasti a lungo schiacciati e costretti a giocare per il 77% del totale nella loro metà campo, ma alla voce gol realizzati se ne legge soltanto uno.

Note positive

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Il ritorno al gol di Cabral (bellissimo) è certamente una di queste, per cominciare al meglio il nuovo anno. Cinque tiri, tre in porta e 36 palle giocate i suoi numeri, per una lucidità e concretezza ritrovate. Ottimo l'esordio di Alessandro Bianco, ventenne prodotto del vivaio viola, che alla prima da titolare in assoluto ha giocato con personalità. Bene concedergli la chance, brava anche la società a seguirlo nel percorso di crescita fin dalle giovanili. E poi le 100 di Castrovilli, finalmente: a distanza di quasi nove mesi dal suo infortunio eccolo di nuovo in campo anche se ci vorrà tempo per ritrovare la orma migliore. Italiano lo vede anche nei due di difesa insieme ad Amrabat e ora può fare di tutto per dare il suo contributo con tante partite da giocare.

Note negative

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La fase difensiva ha bisogno di una registrata: quando la Fiorentina lascia qualcosa al Monza i pericoli sono costanti, sia in ripartenza che in transizione. Non è la prima volta che i viola costruiscono tanto ma poi restano al palo. Le scelte iniziali di Italiano hanno un po' sorpreso, con Milenkovic, Bonaventura, Kouamé in panchina e in più chi è entrato non è riuscito a spaccare la gara come avrebbe dovuto, segno che la condizione non è delle migliori. Amrabat non è al top e con tante gare ravvicinate va al risparmio, le assenze di Gonzalez, Sottil e Mandragora condizionano le scelte.

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