Fiorentina, col Milan un tabù da sfatare: occasione per invertire la rotta

In questa stagione la Fiorentina non è mai riuscita a battere una grande. Su questo tabù si concentra il Corriere Fiorentino. Basta analizzare - si legge - i risultati per rendersi conto di come in campionato Biraghi e compagni siano riusciti a battere soltanto chi gli sta sotto: due successi sul Verona, e poi quelli con Sassuolo, Salernitana, Spezia, Cremonese e Sampdoria. Contro le prime undici invece, soltanto pareggi (7) o sconfitte, 10. Se poi si riduce lo sguardo alle sfide con le prime sette (Napoli, Inter, Milan, Lazio, Roma, Atalanta e Juventus) il quadro si fa ancora più deficitario: 4 pareggi, fino a ora, e 6 sconfitte. Tutte o quasi (risultato a parte) con un minimo comun denominatore: l’aver raccolto meno di quanto meritato.

È successo praticamente in tutti i confronti con le big. Basta pensare al k.o. con l’Inter rimediato soltanto ben oltre il 90’, al pareggio al Franchi con la Juventus al termine di una partita dominata o, e così veniamo al match di sabato, alla gara di andata col Milan. A San Siro finì 2-1 per i rossoneri, in una gara nella quale la Fiorentina fu capace di tirare 11 volte in porta, di colpire un palo, di creare 11 occasioni da gol, calciare 7 angoli e di avere un possesso palla ed un predominio territoriale superiore alla squadra di Pioli. Fu insomma, lo specchio fedele di tutti i pregi e di tutti i limiti che la banda di Italiano ha messo in mostra fin dall’inizio della stagione.