Rock&Gol, la rubrica di Benedetto Ferrara che ripercorre in chiave semiseria la settimana della Fiorentina, prosegue puntuale come ogni sabato sulle colonne de La Nazione:
La Nazione
Ferrara: “Trasferte che nemmeno al Bernabeu, invece era il Dopolavoro Under 16”
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"La Fiorentina ha sfidato le intemperie turche d’alta quota dopo un viaggio impervio che nemmeno una scalata per piantare la bandiera sulla vetta del K2. Per non dire dell’invincibile Braga, squadra capace di tutto, avversario estremo steso a stretto giro che neanche un’amichevole contro le riserve dell’under 16 del Dopolavoro ferroviario. Poi la Polonia e un clima definito quantomeno ostile. La bolgia dello stadio del Lech Poznan, squadra ai limiti dell’imbattibile armata da una difesa impenetrabile (almeno per i primi due minuti). Paura. Beh, le premesse erano sempre molto simili a trasferte al Santiago Bernabeu di Madrid. Ma forse meglio così: mai rilassarsi, mai. Poi però ci sono anche quelli che, contenti fino a un certo punto, si chiedono se sia la Fiorentina davvero forte o gli avversari impenetrabili come un panetto di burro tagliato con la sega elettrica. La risposta è facile: sicuramente è vera la prima tesi mentre la seconda, anche se non propriamente un fake, è smentita dal fatto che anche Milan e Inter si sono dovute inchinare davanti a Italiano e ai suoi. Che sono riusciti in un'altra impresa. Quella di mettere da parte, almeno per un po’, discorsi, litigi, faziosità sul caso stadio. Una faccenda vitale, naturalmente. Ma vuoi mettere un Nico in palla con le scale elicoidali? Vuoi mettere una città di allenatori con una città di architetti? Per non dire dei commercialisti. Bello parlare di pallone. Grazie Fiorentina".
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