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La Nazione
Su La Nazione di oggi, un editoriale di Benedetto Ferrara. Ecco alcuni passaggi del testo.
"Sorteggio davvero non male, col tabellone che sembra indicare la finale pronosticata da tutti: Fiorentina - Aston Villa. Detto questo, la Fiorentina dovrà guadagnarsela (e anche l’Aston Villa), dopo essere riuscita a scrivere sul campo 5 minuti di panico senza senso con il Maccabi Haifa. (...) Le cose semplici non ci riescono, ce le complichiamo o le risolviamo all’ultimo respiro. Se il calcio è imprevedibile, la Fiorentina è il suo manifesto. In ogni caso, da qui alla fine, si parlerà molto del futuro di Italiano, che andrà quasi certamente altrove. Lui vuole crescere, la società forse è convinta di averlo già fatto. Tutto questo servirà a tranquillizzare quelli che da tempo sono convinti che il problema della Fiorentina sia l’allenatore. E’ un classico e non c’è da meravigliarsi. Se non fosse che al momento il Viola Park team è in corsa ovunque, coi suoi problemi di sempre ma anche con l’orgoglio ancora vivo e vegeto. Dove andrà Italiano non è chiaro e tanto meno è chiaro chi arriverà al posto suo. Ora c’è da pensare a giocare e c’è da scommettere che il tecnico metterà tutto se stesso per chiudere il suo ciclo con qualcosa da alzare al cielo. Ciò che pare sicuro è che Italiano voglia portare con sé il tifoso di parterre col quale ama discutere in maniera vivace durante le partite. Giovedì sera lui era in tribuna causa squalifica e pare che quel compagno di conversazioni adrenaliniche da bar Marisa (sempre sia lodato) gli sia mancato molto. Applausi a coloro che giovedì sono andati al Franchi per una partita sistemata in un orario di lavoro e blindata per ovvie ragioni. Entrare al Franchi per vedere Biraghi Live deve essere stato più o meno come attraversare il muro di Berlino prima dell’89. Ditemi se questo non è amore. C’erano perfino i cani addestrati a trovare esplosivo. Per fortuna non hanno trovato niente, a parte un paio di scarpe usate da Sabiri e una fotografia stropicciata di Savio Nsereko con la maglia viola".
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