Riportiamo un estratto del pezzo di Benedetto Ferrara, nella consueta rubrica del sabato "Rock & Gol", sulle colonne de La Nazione. La versione integrale nell'edizione odierna del quotidiano, in edicola.
La Nazione
Ferrara: “Cabral o Jovic, serve l’oroscopo. Ikonè a scarpe invertite”
"Prima di parlare dell’ottimo pareggio casalingo che ha aperto ufficialmente l’avventura europea della Fiorentina è bene ricordare le ottime prove della squadra femminile di Patrizia Panico e della Primavera di Alberto Aquilani. Detto ciò è anche giusto ricordare che la Fiorentina avrà presto il Centro Sportivo più bello del pianeta terra, anche se purtroppo l’eccesso di burocrazia ha rallentato i tempi. [...] Buon pareggio, dicevamo. D’altra parte gli avversari forti di uno stadio di 600 posti e del fatto che Riga, per tanti, era solo l’abbreviazione del cognome del bomber di Lipari, è gente tosta: quando un giocatore stoppa un pallone i tifosi, i compagni e allenatore fanno la ola. [...] L’importante, però, è non montarsi la testa per questo pareggio. Testa bassa e lavorare".
"[...] Ikonè, anche lui arrivato grazie alla cessione capolavoro del centravanti innominabile, si dimostra coerente nelle sue prove. Sia sul piede invertito che su quello buono, il ragazzo non cambia il valore del suo contributo. Adesso Italiano vuole provarlo a scarpe invertite, per vedere cosa succede. [...] Ma il calcio è scienza e niente è un caso: per questa ragione il tecnico, prima di decidere se mandare in campo Cabral o Jovic, studierà gli oroscopi dei due. [...]Forza ragazzi, un pareggio muove sempre la classifica. E spesso fa girare anche altre cose.
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