Con Bart Dragowski siamo arrivati alla fine del rapporto per logoramento. Eppure, appena un anno fa, di questi tempi, si parlava del portiere polacco come il miglior viola insieme a Vlahovic. Poi, scrive La Nazione, il fiasco alla prima di campionato contro la Roma, dopo un ritiro a imparare a fare il libero aggiunto per Italiano. Un’espulsione che costò alla Fiorentina la partita e a lui, di fatto, la stima del tecnico, che da allora gli ha preferito colui che doveva essere la sua riserva, Pietro Terracciano, più bravo nel giocare con i piedi, contribuendo alla manovra della squadra con quella che i tecnici chiamano "ripartenza dal basso". E poi il polacco le occasioni per riconquistare la fiducia dell’allenatore le ha sempre fallite, come a Napoli. E poi con la Juventus, ancora in coppa, con un’uscita goffa a favorire il gol di Bernardeschi e la conseguente sconfitta. Terracciano non è stato nel frattempo esente da errori, vedi Milano, ma la piazza è stata più clemente, indice di un tempo supplementare non più a disposizione. Da quando è a Firenze ha parato 3 rigori su 4, evitare il rimpianto porta a sperare di aver torto.
Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale
La Nazione
Dragowski, sarà un rimpianto? Convivenza non più possibile
Il portiere polacco è alla chiusura della sua esperienza con la Fiorentina
© RIPRODUZIONE RISERVATA