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Corriere dello Sport
Non vuol proprio sentirsi battuto in partenza. Marko Docic, capitano e leader carismatico del Cukaricki (214 presenze e 47 reti dal 2016 coi bianconeri) sa bene che quella di Firenze sarà una gara quasi proibitiva. Eppure: «Al cospetto di una squadra forte come la Fiorentina la parola d’ordine dovrà essere “disciplina”: ogni giocatore dovrà dare il massimo per portare via punti preziosi. Siamo molto motivati, vogliamo mostrare il nostro potenziale in uno degli stadi più importanti d’Italia» il suo pensiero al Corriere dello Sport. Tutto lascia pensare che il fattore campo potrà giocare una componente decisiva. Prosegue Docic: «Siamo consapevoli che al Franchi ci aspetterà un’atmosfera bellissima. Una situazione simile la abbiamo già vissuta in Grecia con l’Olympiacos oppure quando giochiamo in campionato contro Stella Rossa e Partizan. Non dovremo però sentirci impauriti dal pubblico viola. Se resisteremo agli assalti della Fiorentina nei primi 30’, sarà molto più facile gestire la gara». Da chi, però, guardarsi maggiormente tra i viola? Anche su questo Docic ha pochi dubbi: «Di certo dal mio connazionale Milenkovic: ho giocato qualche volta contro di lui quando era al Partizan. È uno dei migliori difensori del mio Paese, un giocatore che ha la completa fiducia del ct Stojkovic e che sarà una colonna portante della Nazionale, anche in virtù del suo fiuto del gol».
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