C'è però un altro modo per allargare il discorso: la crisi del pallone non è solo sociale, è allo stesso tempo economica, e anche in questa direzione servono regole nuove; alla GazzettaDiego Della Valle puntualizza altri due aspetti: è in questi venti giorni di vuoto agonistico che si può iniziare a discutere il rilancio del movimento (dallo stop alla violenza al riassetto della Lega, all'esigenza di un'authority che regga il sistema dall'esterno) senza bisogno di arrivare subito a una conclusione, ma con il via libera a un confronto che accompagni e dia spinta anche alla Nazionale impegnata all'Europeo.
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DDV chiede un confronto (subito) al mondo del calcio
Riassetto della Lega e authority esterna. “Nessun disimpegno viola”
L'altro aspetto che Della Valle sottolinea è che in nessun modo il suo intervento deve esser letto come l'inizio di un disimpegno da Firenze. Conferma diretta nel virgolettato da Tokyo: «Io mi sono messo da parte quando ho visto che qualcuno che aveva tutta la mia fiducia stava facendo qualcosa non nell'interesse della Fiorentina. Ma in questi giorni mio fratello Andrea sarebbe dovuto essere qui con me a occuparsi delle nostre aziende, e invece ha preferito raggiungermi fra qualche giorno per impostare in prima persona i progetti della squadra». (...)
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