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Dai paragoni con Tevez alla consacrazione da play. Firenze ora si gode Torreira

Dai paragoni con Tevez alla consacrazione da play. Firenze ora si gode Torreira - immagine 1

Un passato da seconda punta, un presente da regista di cui Italiano non riesce a fare a meno

Redazione VN

All'interno de La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, troviamo un interessante approfondimento su Lucas Torreira. Il suo gol arrivato contro il Sassuolo ha infatti riportato alla memoria alcuni ricordi del passato. Già, perché l'uruguagio non è sempre stato il regista energico che conosciamo oggi. Arrivò a Pescara 18enne con il biglietto da visita da seconda punta e con un segreto che ci dimostra una volta in più la straordinaria forza di questo ragazzo. A svelarlo è stata la moglie di Roberto Druda, l'osservatore che lo portò in Italia: "«Gli lavava sempre i panni, poi un giorno scoprì che aveva sette verruche sotto al piede destro». Il dolore neanche ti fa camminare. Lui ci aveva giocato sopra per tre mesi. «Non voleva rimanere fuori». Lucas è così: tignoso, testardo e tosto."

Come detto, Torreira si presentò in Abruzzo come rifinitore, uno alla Tevez, come racconta lo stesso Druda. Poi l'intuizione di Oddo che lo abbassò e gli affidò le chiavi della regia. Una scelta vincente che gli ha fatto scalare i gradi del calcio europeo fino a farlo arrivare ad Arsenal e Atletico. Ora la Fiorentina l'ha riportato in Italia e Italiano ne ha fatto il fulcro dei suoi schemi tattici. "Fin qui ha giocato 15 gare e azzeccato il 69% di lanci lunghi, creato 11 occasioni e vinto il 77% dei contrasti. Regista di lotta, governo e creatività".

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