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Dagli a Montella (un patto già rotto). L’editoriale del Corriere Fiorentino

Vi proponiamo l'editoriale di Ernesto Poesio sul Corriere Fiorentino

Redazione VN

Due partite, due sconfitte; un mercato in cui è mancato quel grande investimento che pure Pradè e Barone hanno provato a piazzare. Visto così, questo inizio settembre targato Commisso sembra cozzare con il ciclone di entusiasmo che ha investito il mondo viola in estate. Una situazione che rischia di dividere nuovamente l’ambiente tra chi è disposto ad accordare tempo alla nuova società e chi invece vorrebbe già trovare un capro espiatorio (il candidato principale al momento è Vincenzo Montella che ieri qualcuno già dava in bilico). Tutto lecito, naturalmente. Però c’è un però. Perché i programmi per questa stagione sono stati comunicati con estrema chiarezza in più occasioni: nessuna pressione, spazio a tre-quattro giovani di talento per metterli alla prova in vista del futuro, nessun obiettivo di classifica dichiarato e, sul mercato, i vincoli del fair play finanziario da rispettare. Un anno di transizione insomma o di costruzione (se la parola piace di più). Un anno per gettare le basi di una società che deve ancora prendere le misure con il calcio italiano e con la città. Eppure, come avvenuto in passato con i Della Valle, alle prime difficoltà (peraltro prevedibili visto il calendario e i tanti cambiamenti) i buoni propositi estivi da bar («restare uniti», «far lavorare con calma la nuova società», «far crescere i propri giovani») hanno iniziato a vacillare. Delle due l’una allora: se da una parte si crede che Commisso possa riportare in alto la Fiorentina allora sarebbe giusto dargli tempo e accettarne i programmi, compreso quello di un anno senza l’assillo della classifica. Se invece sotto l’ombrellone si è preferito lasciare da parte la realtà e sognare di passare dal quart’ultimo posto di maggio a grandi obiettivi solo con un cambio di proprietà, per coerenza con il passato dovrebbe essere proprio Commisso il primo da mettere sul banco degli imputati. E addio entusiasmo.

https://www.violanews.com/news-viola/commisso-molto-felici-per-ghezzal-e-pedro-avanti-con-montella-perche-no/

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