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Da utile a indispensabile. Arrivato come promessa e sbocciato sempre più con l’avvento della primavera. Lucas Beltran corre, cresce, segna e fa segnare, si diverte. È il volto genuino e sorridente di una Fiorentina che la scorsa estate, con un’operazione mirata e coordinata dal direttore tecnico Nicolas Burdisso, ha puntato fortemente su di lui. Beltran all’inizio ha faticato a inserirsi in un calcio così distante da quello a maglie larghe e più fantasioso del Sudamerica. Italiano però lo attende, lo gestisce, lo difende. E poi, con un’intuizione, ha trovato la posizione perfetta per le sue caratteristiche, arretrandolo fino alla trequarti. La mossa di Italiano, tornando al campo, ha prodotto risultati davvero interessanti negli ultimi mesi. Non solo Beltran è riuscito a inserirsi al meglio nei meccanismi offensivi della Fiorentina ma, tramite movimenti e colpi di classe, ne è diventato sempre più un interprete insostituibile. Tanto che il tecnico viola, per tenere insieme tutta la qualità in rosa e dunque per non rinunciare a Bonaventura, ha spostato quest’ultimo sulla linea della mediana stabilendo una sorta di asse centrale tra Jack e il Vichingo, così come è stato soprannominato Beltran ai tempi del River. Fin qui nove gol e due assist, secondo marcatore stagionale dei viola dietro a Nico che ha segnato un gol in più e servito due assist in più. Lo riporta la Repubblica.
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