PONGRACIC
—Il suo avvio di stagione è stato abbastanza a singhiozzo, con l’espulsione di Parma e la conseguente squalifica di domenica scorsa con il Venezia che rappresentano una macchia, ma che sospendono il giudizio di un giocatore arrivato per non far rimpiangere, anche per l’investimento fatto, Milenkovic.
RICHARDSON
—Con il Venezia il marocchino è stato una delle note più positive di una domenica complicata, in alcune delle sue giocate si è intravista una qualità necessaria per alzare il livello del centrocampo, ma nelle gerarchie per domani sera resta dietro ad Amrabat e Mandragora. In caso però di un’accelerata nelle trattative in uscita di Sofyan toccherà a Richard. Altrimenti sarà un’arma a partita in corso.
COLPANI
—Giocatore con talento, andatura che ricorda il calcio di una volta, mancino educato ma in tre partite giocate poco graffiante. Le occasioni con Parma e Puskas all’andata raccontano di un calciatore che sta indubbiamente patendo il salto Monza- Firenze, le pressioni di una piazza che si aspetta il massimo da un trequartista considerato forte e uno dei migliori acquisti fatti da Pradé. Magari il palcoscenico dell’Europa aiuterà Colpani a togliersi di dosso delle scorie, anche se in panchina Palladino domenica sera non ha fatto drammi.
KEAN
—Se la Fiorentina ha speranze di Europa, di vittorie e di gol, molto o quasi passa dall’ex Juventus. L’impatto con la nuova piazza è stato buono, la rete all’andata un manifesto di quello che Moise può regalare e i movimenti da attaccante vero dopo gli anni bui del post Vlahovic hanno generato ottimismo, fiducia e speranza. Segnare i primi gol importanti della stagione sarebbe un’ulteriore spinta per un calciatore in fiducia e che ha trovato l’ambiente giusto, con una centralità tecnico- tattica mai avuta fino ad adesso in carriera.
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