Una concatenazione di eventi, solo un esempio: il rigore nel sette con successivo balletto di Mina è stato l’ultimo atto viola del difensore, ceduto pochi giorni dopo al Cagliari che ha lasciato all’allenatore Motta, alla squadra e a tutti tifosi rossoblù un retrogusto amarissimo e la sensazione del destino che volta le spalle in una delle gare più importanti della stagione.
Un bis, oltre tuttto, perché in campionato allo stadio Franchi è andata più o meno allo stesso modo: tanto Bologna, due o tre occasioni divorate - specie da Saelemaekers - sull’1-1, il rigore di Gonzalez, quello prima assegnato e poi tolto al Bologna da Maresca e dal Var e un’altra sconfitta bugiarda. Ecco perché questo nuovo incrocio è fondamentale: non solo in chiave classifica, con il Bologna che arriva sul +2 e può giocarsi il fortino Dall’Ara dove è imbattuto da undici gare di campionato, ma per la possibilità di poter sconfiggere la propria nemesi stagionale. Finora i viola sono l’unica squadra di serie A con cui il Bologna è rimasto a bocca asciutta in due occasioni: la vendetta è un piatto da gustare freddo, a maggior ragione con una corposa fetta d’Europa in palio".
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