L’esempio da questo punto di vista potrebbe essere Beltran che, accertate le enormi difficoltà nell’esprimersi da centravanti, sta riuscendo a riciclarsi nel ruolo di trequartista. Non a caso Italiano in vista della gara con l’Empoli sta seriamente pensando di riproporlo dal primo minuto in coppia con Belotti, dopo che a Bologna, Bonaventura, ha ancora una volta dato prova di essere sprofondato in una crisi profonda. L’argentino ha segnato 5 reti nelle ultime 10 partite di campionato giocate e la sensazione è che da ora in avanti giocherà sempre più spesso alle spalle del centravanti, e non da prima punta.
La stessa zona di campo occupata solitamente da Barak che, in una stagione nella quale si è visto pochissimo (soltanto 611’ giocati in tutte le competizioni) rischia quindi di trovare ancora meno spazio. E poi Maxime Lopez. Arrivato come alter ego di Arthur non è riuscito a imporsi nemmeno quando il brasiliano è stato costretto a fermarsi o, al massimo, a giocare spezzoni di partite. L’ultima macchia a Lecce, con quel terribile pallone perso sul calcio d’inizio che ha regalato ai giallorossi il gol del 3-2.
Mandragora ha mandato qualche timido segnale anche se pure lui, a Bologna, è sprofondato. Per non parlare di Parisi che, viste le difficoltà evidenti di Biraghi, avrebbe l’opportunità almeno per provare a ribaltare le gerarchie. Il problema è che pure lui, quando ha giocato, ha commesso valanghe di errori.
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