Sulle pagine de La Repubblica Firenze si legge a firma di Stefano Cappellini che sarebbe stato meglio affrontare Twente alla prima giornata di Serie A e Cremonese nel preliminare di Conference: in Europa non si può sbagliare, in campionato c'è tempo per recuperare. "Peccato, la Cremonese pare proprio la vittima ideale: una di quelle squadre salite dalla B cambiando allenatore e tre quarti di squadra, che si ritrovano al campo un po’ come al calcetto del giovedì, chi c’è c’è, ma almeno senza la scocciatura di doversi mettere d’accordo sul colore della maglia da portare".
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La Repubblica
“Cremonese come al calcetto del giovedì, ma senza lo Jovic tedesco è dura…”
La riflessione della vigilia
"L’ultima volta al Franchi ci pensarono Padalino, Baiano e Batistuta, era la bellezza di 27 anni fa, domani la risolva chi vuole, ma certo non sarebbe male se ci pensasse da subito Jovic". Cappellini chiude con una considerazione sul fatto che senza lo Jovic di Francoforte si va da poche parti: Cabral insomma, Ikoné non c’è da sperarci troppo, Sottil è un grande boh. Non può far tutto Nico. Serve Jovic. Altrimenti la siccità di gol prosciugherebbe la classifica e le nostre fondate speranza di fare meglio dell’anno scorso".
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