Così Palladino ha allontanato i fantasmi. E quel gesto alla Allegri…

Camicia bianca, cravatta, e giacca lanciata via. E poi, quel cartellino rosso che arriva nei minuti finali. Ma non parliamo di Massimiliano Allegri. No, l’uomo espulso, che sembra non essere più in controllo, è Raffaele Palladino. Sì, proprio lui, l'elegante allenatore della Fiorentina, che ha guidato la squadra a una vittoria significativa e meritata contro il Milan, mantenendo comunque il suo stile anche senza giacca.

Palladino ha voluto subito sottolineare che è stata una vittoria di squadra, ma il piccolo-grande capolavoro che ha portato al successo contro i rossoneri lo ha visto come primo protagonista. Prima del grande match di domenica, si era reso conto che la sua panchina era circondata da alcune voci inquietanti riguardo a possibili sostituzioni, come Conceicao, Sarri e Tudor. "Aspettate e vedrete", deve aver pensato Palladino. E così è stato. Con il gesto istintivo di liberarsi della giacca e di farsi espellere, continuando a seguire la squadra dai gradoni della tribuna, ha celebrato una sorta di liberazione e rivalsa contro le voci negative che avevano accompagnato l'inizio della sua avventura viola. Ma la vittoria rivoluzionaria di Palladino va oltre le tensioni personali.

Dal punto di vista tattico, contro il Milan ha schierato una Fiorentina che rispecchiava perfettamente la sua visione. La difesa è diventata a quattro, consentendo di sfruttare al massimo tutti i giocatori desiderati e arrivati nel mercato estivo. Palladino ha optato per un 4-2-3-1, con Gosens che parte da lontano in difesa e Cataldi e Adli che formano una coppia complementare a centrocampo. La sorpresa più significativa è stata Bove, che ha affiancato Gud e Colpani nell’attacco al servizio di Kean. Ecco la squadra che Palladino aveva immaginato e che finalmente ha realizzato contro il Milan. Un vero spettacolo, da stropicciarsi gli occhi e da togliersi la giacca! Lo riporta la Nazione.