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Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
Pantaleo Corvino, ex dirigente viola e oggi del Lecce, ha rilasciato un'intervista molto interessante allaGazzetta dello Sport. L'ex viola ha toccato vari punti, partendo dal suo modo per scegliere i giocatori: "Ci si innamora di un giocatore come ci si innamora di una donna. C’è chi ama le bionde, chi le more. Soggettività". Inoltre, ricorda tutti i suoi acquisti a cui è più legato come quelli di Toni, Jovetic, Pulgar e Vlahovic.
Soffermandosi sull'ex numero 9 viola, Corvino racconta un aneddoto su come fu scoperto l'attaccante. Infatti, il noto dirigente era a Belgrado per visionare Milenkovic. Ecco però che, ad un certo punto, entra in campo un giovane attaccante che colpì subito l'occhio di Corvino. Così, poco dopo, la trattiva era già iniziata: "Strinsi delle mani, parlai di persona con gli uomini giusti. Se fossi rimasto al computer, non sarei stato così tempestivo".
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