Corriere dello Sport

Corvino: “Andai a vedere Milenkovic, ma m’innamorai di Vlahovic”

Redazione VN
Corvino racconta di come scoprì Dusan Vlahovic, domani suo avversario in Lecce-Juventus

Domenica sera si giocherà Lecce-Juventus. Intervistato da Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, l'ex direttore sportivo della Fiorentina, Pantaleo Corvino, ha parlato della "scoperta" di Dusan Vlahovic, da lui portato a Firenze e domani avversario della squadra pugliese.

Ero andato a vedere il Partizan per Milenkovic, ma quando fecero entrare ‘sto ragazzino me ne innamorai, aveva fisicità, destrezza, una qualità insolita per un attaccante con quelle misure. E senso del gol. Chi sa segnare segna sempre. Agii d’anticipo, lo volevano in tanti. I genitori mantennero la parola e con lui riempii l’ultimo posto a disposizione per l’extracomunitario, naturalmente dopo averlo lasciato sei mesi in prestito per farlo diventare maggiorenne. Si immaginavano che prendessi un giocatore già formato e invece puntai subito su Dusan. Lo portai nello spogliatoio della Primavera prima della finale col Toro. Gli dissi “ti faccio debuttare con i ragazzi, tu entra e segna. 'Tranquillo, direttore, vado e segno'. Vincemmo due a zero, fece doppietta. O forse ne segnò uno solo, comunque alzammo la coppa.

Alla domanda se furono i Della Valle a licenziarlo, Corvino risponde così:

Non mi ha mai licenziato nessuno. Me ne andai a febbraio dopo la vittoria sull’Udinese per stare vicino a mia madre che era in coma e dopo pochi mesi sarebbe morta. Non la abbandonai un solo istante, è stato il momento più terribile della mia vita. Con lei fino all’ultimo respiro. A Firenze lasciai due anni e mezzo di contratto, la stessa cosa feci a Bologna quando mi dimisi.