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GENOA, ITALY - OCTOBER 31: Riccardo Sottil of Fiorentina (center) celebrates with his team-mates after scoring a goal during the Serie A match between Genoa and Fiorentina at Stadio Luigi Ferraris on October 31, 2024 in Genoa, Italy. (Photo by Simone Arveda/Getty Images)
La stagione della Fiorentina ha preso una piega straordinaria, nel senso che è fuori dall’ordinario degli ultimi nove anni. I viola, terzi in classifica, non occupavano una posizione così alta dal 2015: quella Fiorentina era allenata dal portoghese Paulo Sousa, il quale aveva appena sostituito il primo Vincenzo Montella dopo un triennio d’oro. Alla decima giornata, i viola erano addirittura secondi al pari di Inter e Napoli. Altro fattore entusiasmante è il conto delle vittorie consecutive: i ragazzi di Raffaele Palladino sono riusciti a infilare 6 successi di fila fra campionato e Conference League, venendo da un filotto generale di 8 risultati utili. E non è tutto.
La Fiorentina è capolista per punti conquistati nei secondi tempi, cioè 22. In pratica se Kean e compagni giocassero sempre solo i secondi quarantacinque minuti di gara non ce ne sarebbe per nessuno, visto che neppure una squadra può vantare un rendimento migliore nelle riprese. Che per di più incoronano i viola per gol subiti: appena uno. E nessuno dal sessantunesimo al novantesimo minuto. Dati che confermano con decisione la compattezza di un gruppo che nell'arco delle settimane, provando e riprovando, ha trovato la propria quadra, dimostrandosi efficace sia in fase offensiva che difensiva.
Non si può fare a meno di riportare un'altra piacevole tendenza, forse la più esplicativa. Al decimo turno di Serie A il conteggio dice che la Fiorentina è stata capace di guadagnare 19 punti, con una media di 1,9 a partita. Che moltiplicati per trentotto giornate, quante sono quelle di un intero campionato, fanno 72. Questo significa che continuando così i viola possono ambire all'Europa che conta. Lo dicono i numeri. L’anno scorso cinque squadre italiane andarono in Champions League: Inter (94 punti), Milan (75), Juventus (71), Atalanta (69) e Bologna (68). La Fiorentina ci rientrerebbe in pieno. Roma e Lazio invece si qualificarono in Europa League rispettivamente con 63 e 61 punti. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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