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CorSport: “Dov’è la mano di Italiano? Se poi Commisso comunica così è la fine”

Italiano
L'analisi di Alberto Polverosi

Redazione VN

Sulle colonne del Corriere dello Sport, Alberto Polverosi definisce strana la stagione della Fiorentina, una strana doppia stagione, il campionato da una parte le coppe dall’altra. "In campionato i numeri e il gioco sono di segno negativo, nelle coppe di segno positivo, anche se non possiamo allargarci troppo visto il livello delle avversarie incontrate in Conference League e in Coppa Italia". L'allenatore al debutto e una rosa non adeguata spiegano questa schizofrenia.

Non si vede più la mano dell'allenatore, in sostanza. Il giornalista ritiene che se la Fiorentina fosse rimasta fuori dalle coppe quest’anno avrebbe confermato il gioco brillante della stagione scorsa. Tranne che a Napoli e a Milano (versante Inter), le coperte sono corte ovunque e la discontinuità è la regola anche di questa stagione. In campionato la Fiorentina è dodicesima e onestamente può, anzi, deve fare meglio. Bisogna aspettare Braga e Cremonese, però, per dare un giudizio definitivo.

E Commisso? "Quando una squadra viene contestata non è mai un bel momento, ma quando finisce nel disinteresse generale è la fine". E’ evidente l’incapacità di comunicare in un senso costruttivo, tutto è impostato sull’io, non sul bene finale che deve/dovrebbe essere la Fiorentina. A ogni intervento Commisso ricorda quanto ha speso per acquistare il club, parla di soldi e di mattoni con cui ha realizzato un immenso parco viola. Non parla di storia, non parla di calcio, quando invece la Fiorentina avrebbe bisogno di ritrovare un senso collettivo. Chiudersi, a Firenze, non ha mai fatto bene a nessuno, soprattutto non ha mai fatto il bene della Fiorentina".

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