Tito Corsi, dg della Fiorentina dal 1980 al 1985, ha vissuto in prima persona il passaggio dal giglio tradizionale a quello alabardato dei Pontello. Quaranta anni dopo si torna a quella versione e alle stesse polemiche per una scelta non convenzionale e l'ex dirigente dice la sua al Corriere Fiorentino: "Firenze è tradizionalista e togliere dalla Fiorentina il giglio classico simbolo anche della città fu visto come un affronto". Corsi ricorda anche la polemica dell'allora presidente del Consiglio Spadolini, ma alla fine la scelta della società fu azzeccata nonostante i contrasti con i tifosi: "Quelle maglie con il giglio alabardato in un grande cerchio centrale, come era all’inizio, furono studiate per far sentire i giocatori come dentro un’armatura così che si sentissero più forti".
Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale
Corriere Fiorentino
Corsi: “Giglio alabardato? Il campo spegnerà i dubbi. Vlahovic testimonial…”
La scelta di Vlahovic come testimonial, il ricordo di quella Fiorentina competitiva: Tito Corsi spiega la scelta di tornare agli anni 80
LEGGI ANCHE
La speranza dell'ex dirigente è quella che la Fiorentina possa ripercorrere i risultati dei primi anni '80, così da spazzare via ogni critica: "Ho sentito dire da mister Vincenzo Italiano, che ritengo un tecnico dalle notevoli capacità, che la squadra ha dei valori e che ha visto in tutti grande disponibilità nei ragazzi. Vedere Vlahovic testimonial delle maglie credo poi che sia un ulteriore segnale della volontà della società di trattenere il giocatore".
© RIPRODUZIONE RISERVATA