È una specie di limite invalicabile. Un muro che - scrive il Corriere Fiorentino - nonostante la crescita sul campo ancora la Fiorentina non è riuscita ad abbattere: superare i 100 milioni di introiti (senza fare conto sulle cessioni dei giocatori) resta al momento un obiettivo difficilmente raggiungibile, almeno fino a quando non cambieranno i parametri di distribuzione dei diritti tv (premiando maggiormente i risultati sportivi recenti invece che quelli storici) e il club non potrà fare affidamento su uno stadio di proprietà (con annesse strutture di tipo commerciale e ricettivo).
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Cor. Fiorentino: il bonus dei Della Valle
Nonostante la crescita sul campo, la Fiorentina non è ancora riuscita a superare i 100 milioni di introiti
Lo aveva spiegato più di un anno fa il presidente Mario Cognigni durante la trasferta di Salonicco, lo ha ribadito ieri il direttore generale Andrea Rogg, fresco di cda nel quale è stata approvata la bozza di bilancio relativa all’anno solare 2015. La «dimensione» insomma, tanto per usare un termine con cui Montella si inimicò gran parte della tifoseria, non può che essere questa. Anzi, secondo quanto spiegato dal club, è solo grazie all’intervento dei Della Valle che anche quest’anno hanno immesso liquidità per «19 milioni di euro» che la Fiorentina può permettersi di «sostenere un monte ingaggi di circa 60 milioni che altrimenti andrebbe ridotto almeno fino a 45. Questo non accade proprio per la volontà dei Della Valle — continua Rogg — che vogliono essere competitivi a questi livelli. Il fatturato nudo e crudo sarebbe infatti di 95 milioni». Tanto, ma non abbastanza. Perché le spese arrivano a «144 milioni e con le plusvalenze per le cessioni di Cuadrado e Savic i ricavi della Fiorentina sono cresciuti fino a 130 milioni». Da qui la necessità di un intervento diretto degli azionisti di maggioranza per mantenere l’equilibrio finanziario e rispettare i parametri della fair play finanziario: «Ciò ci permetterà nel caso di qualificazione in Europa o in Champions di essere iscritti. Questa immissione da parte della proprietà porterà i loro contributi versati negli anni nella Fiorentina a circa 300 milioni».
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