A Firenze sarà tutta un’altra partita, non c’è dubbio, ma di sicuro ieri sera gli avversari sono riusciti a ingabbiare a modo gli uomini di Italiano. Con un calcio che ha guardato poco al sottile, a maggior ragione dopo il rigore del vantaggio segnato da Grull al 35’. Da quel momento il Rapid si è chiuso ancora di più, affidando alle ripartenze i momenti di massima pericolosità e lasciando che la Fiorentina gli sbattesse addosso come un’onda su uno scoglio. Il più pericoloso dei viola — Nico Gonzalez — è stato accolto dai tacchetti di Auer, che l’ha preso in consegna per tutta la serata e non si è fatto problemi a stenderlo quando ce n’era bisogno. Eppure l’argentino stava per segnare di testa un gol molto simile, con uno stacco su calcio d’angolo, a quello realizzato contro il Genoa. L’unico tiro in porta del primo tempo e uno dei pochi davvero pericolosi dell’intera partita.
Al centro dell’attacco Nzola ha fatto più fatica rispetto all’esordio in Serie A. Sognava un debutto europeo diverso, ne siamo certi, ma non è mai riuscito a fare la differenza né in mezzo all’area né quando c’era da creare spazi per i compagni. Anche per lui alla fine è uscita una partita di lotta per conquistarsi ogni singolo centimetro. Accusando forse nel finale anche un po’ di stanchezza per le due partite ravvicinate mandando fuori un pallone invitante".
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