Che sarà capitolo “nuovo” nel ruolo, con un ritorno alle origini e anche questo l’ha assicurato Pradé affermando che «Beltran noi l’abbiamo preso come prima o seconda punta e io lo vedo negli ultimi venticinque metri». Quindi, non più trequartista, non più a volte addirittura centrocampista (avanzato). Non più lontano dalla porta avversaria in un ruolo concordato con Italiano, perfino richiesto dallo stesso ex River Plate all’allenatore siciliano per la fatica a imporsi da agosto a dicembre giocando da centravanti, ruolo spesso troppo impegnativo per la mancanza di una struttura fisica adeguata.
Corriere dello Sport
Con Palladino Beltran torna a fare l’attaccante: il ruolo dell’argentino
Con la Fiorentina di Palladino che sarà, i tifosi viola vedranno all’opera il “vecchio” Beltran, quello che gioca e vive per il gol sempre in funzione dei compagni. Con un obiettivo ben preciso: andare oltre le dieci reti (sei in Serie A e quattro in Conference League) che hanno caratterizzato la sua prima stagione in viola, non tantissime anche se spesso decisive (quella su rigore a Bruges per conquistare la finale di Conference League la più importante), a dimostrazione di qualità e potenzialità ancora non del tutto espresse. Per questo e per altri motivi i dirigenti non hanno avuto un dubbio quando si sono messi intorno a un tavolo per pianificare il gruppo che dal mese prossimo inizierà a preparare e avvicinare la stagione 2024-’25: Lucas Beltran sarà un punto di riferimento della squadra viola.
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