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VERONA, ITALY - MAY 05: Gaetano Castrovilli of ACF Fiorentina looks on during the Serie A TIM match between Hellas Verona FC and ACF Fiorentina at Stadio Marcantonio Bentegodi on May 05, 2024 in Verona, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Dopo i saluti di Arthur e Maxime Lopez sono soprattutto quelli di Jack e Castro a sancire la fine di un ciclo tecnico. Anche se con un finale non esattamente lieto, per diversi motivi e in diversi momenti entrambi hanno rappresentato una scommessa tattica (spesso vincente) dalla trequarti in su, aiutando prima Iachini a uscire dalle paludi della bassa classifica fino alla salvezza e poi Italiano nella crescita costante del suo triennio.
Quattro stagioni per Bonaventura, una in più per Castrovilli, nel mezzo 36 reti complessivamente segnate tra campionato e coppe (22 il primo, 14 il secondo) e a loro modo anche il ruolo di leader tecnici della squadra. Castrovilli nei primi anni fiorentini, quando ha indossato anche il numero 10 prima che l’infortunio al ginocchio anticipasse un lungo calvario per il rientro con tanto di mancata cessione al Bournemouth la scorsa estate; Bonaventura negli ultimi, seppure nel 2024 non abbia brillato come in precedenza anche per via di una trattativa per il rinnovo mai decollata.
Due colonne come del resto lo è stato Duncan con le sue 126 presenze intervallate da sei mesi di prestito al Cagliari. Tre pilastri che salutano un reparto che adesso la Fiorentina dovrà totalmente rifondare (con il solo Mandragora destinato a restare tornerà Bianco dal prestito alla Reggiana mentre Infantino dovrebbe essere ceduto in prestito) ma soprattutto tre decisioni del club che confermano la voglia di voltar pagina grazie all’arrivo di Palladino in panchina.
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