Un totem. Il Corriere Fiorentino definisce così Nikola Milenkovic stamani. Già, il serbo è un calciatore la cui importanza conosciamo anche troppo bene per la Fiorentina. Un peso, però, che ben si nota anche dai numeri che la squadra Viola mette in campo quando c'è l'ex Partizan e, viceversa, quando manca. Con lui sul rettangolo la Viola ha incassato 4 gol in 6 partite, con una media di 0,6 a gara. Nelle cinque occasioni in cui i viola ne hanno dovuto fare a meno invece, sono state 7 le reti subite, 1,4 di media ogni 90’. Con Milenkovic la Fiorentina esce vincitrice nel 70% dei duelli aerei, ed ha la meglio nel 64% dei contrasti. Percentuali che crollano (rispettivamente a circa il 50 e al 59%) quando Nikola non c’è. E non è finita. Nelle 6 partite nelle quali Italiano ha potuto contare sul suo numero 4, i viola hanno chiuso senza subire gol in 3 occasioni (contro Empoli, Twente e Udinese) cosa che, nelle 5 sfide affrontate dopo il suo infortunio, è riuscita soltanto nell’ultima vittoria sul Verona. Insomma, il suo rientro sembra fondamentale sotto diversi punti di vista, non ultima, la sicurezza che riesce ad infondere ad Igor che, senza di lui, appare decisamente più spaesato.
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Con e senza Milenkovic. La netta differenza dei numeri Viola
Numeri che certificano l'importanza del serbo
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