Qualità
—Il duello con l’attaccante è ciò che preferisco, mi esalta. Chi gioca nel mio ruolo deve prima di tutto saper difendere. Mi sono molto impegnato su questo aspetto. Poi, certo, il centrale deve anche essere in grado di impostare la manovra e a riguardo sto lavorando. Giovani? Se non sbagliamo noi, chi? Chiediamo fiducia e ci alleniamo duramente affinché ci venga concessa. Certo, serve anche fortuna, e bisogna cogliere l’occasione al volo.
Presto contro Yildiz
—L’ho già incontrato in Primavera ed è già uscito un bel duello. Me ne aspetto tante così. Già è stato un sogno marcare calciatori come Leao e Morata. Il più forte che ho visto? Dico un attaccante con cui mi alleno tutti i giorni: Kean. È difficile da contrastare, è una forza della natura.
Inizi in viola
—Non è stato facile, anche se il club è al top a livello giovanile, anche per le strutture. A 14 anni lasciai casa, approdando a Firenze con mio fratello gemello Francesco. Aver condiviso con lui quest’esperienza è stato importante. Le nostre strade si sono poi divise, ma siamo sempre in contatto. È la persona per me più importante, ci aiutiamo. Poi gioca anche lui (con la Pro Fagagna in Eccellenza, ndr).
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