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Repubblica
Repubblica si sofferma su Rocco Commisso e il suo modo di comunicare Rispetto ai primi passi da presidente viola, nel giugno del 2019, la gestione delle critiche da parte di Commisso è cambiata. E non è la prima volta che lo esterna pubblicamente. Anche nell’intervista a Repubblica dello scorso maggio, prima delle due finali di Coppa Italia e Conference League, ammise: «Rifarei tutto, anche con le critiche. Mi hanno chiamato terrone, mafioso. Questo è inaccettabile». Perché su alcuni temi, Commisso tiene il punto. Sia quando è a Firenze che quando per motivi di lavoro si trova negli Stati Uniti, continua a leggere e ascoltare più o meno tutto quelche dicono della sua Fiorentina. Accetta volentieri quelle che possono essere critiche costruttive, nei confronti del club, della dirigenza e della squadra. D’altronde ogni stimolo, se ha un senso nella sua logica, può aiutare a correggere, migliorare, ripensare. Ma è ormai chiaro che non sopporti gli attacchi a prescindere, quelli che mirano soltanto a distruggere, né quelli che si celano dietro falsi nomi come nel mondo dei social, dove le offese trovano terreno fertile. E poi la difesa di dirigenza, tecnico e giocatori. Commisso, anche e soprattutto nei momenti più delicati, ha sempre fatto quadrato attorno i suoi rivendicando la scelta di alcune decisioni non certo semplici. Come nel caso della cessione a gennaio di Vlahovic, oppure nel ritorno di Iachini dopo l’uscita di scena di Prandelli. Oppure ancora, e qui il tema è extra campo, alle questioni relative allo stadio e al restyling con la Fiorentina che ha annunciato più volte che non metterà un euro su un capitolo che adesso è totalmente in mano al Comune e al Governo. Quello appena cominciato sarà il quinto anno di gestione Commisso: le prime due stagioni complicate tra esoneri e il Covid, e poi le due annate che hanno visto la Fiorentina prima tornare in Europa e poi conquistare due finali così come non accadeva da oltre sessant’anni. «Abbiamo fatto una squadra più forte » , ha detto nella serata di mercoledì ripensando al mercato. Il presidente è convinto di aver migliorato la rosa a disposizione di Italiano e l’obiettivo sarà quello di fare un ulteriore passo in avanti sul percorso di crescita, sia in classifica che nelle altre competizioni nelle quali la Fiorentina è impegnata.
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