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Commissioni agli agenti: la FIFA studia la nuova norma sulle trattative

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Organo di controllo e tetto massimo al 6%: queste le novità più significative che la FIFA vorrebbe introdurre

Redazione VN

Il prossimo terreno di scontro importante del mondo del pallone potrebbe essere rappresentato dal ruolo degli agenti sportivi. Secondo quanto riportato da Marca, la FIFA si prepara a introdurre dal 1° luglio 2022 una norma per limitare commissioni milionarie sui trasferimenti a chiunque – da familiari, ad avvocati o altre figure – si trovi a rappresentare un atleta in una trattativa. Una scelta in linea con le posizioni esternate a più riprese dal presidente Rocco Commisso e che potrebbe rivoluzionare il calciomercato del futuro.

Attualmente - si legge su calcioefinanza - la FIFA raccomanda che le provvigioni non superino il 3%, ma proprio in qualità di raccomandazione non vi sono limiti imposti. E il 3% è un’utopia, dato che solamente la scorsa stagione gli importi per le commissioni hanno superato i 450 milioni di euro. Per riprendere un maggiore controllo, la nuova norma intende creare un nuovo organismo, la Clearing House, che gestirà tutti i pagamenti. I club pagheranno la commissione alla FIFA e questo organismo appositamente creato effettuerà i trasferimenti ai rappresentanti dei calciatori, agendo come una sorta di responsabile dei ricavi. I pagamenti non saranno più effettuati direttamente dal club all’agente, ma passeranno tutti attraverso la FIFA per garantire che le commissioni – tra club e giocatore – non superino il 6%.

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