Pensare da big
—La squadra ora ragiona da grande, si getta subito in avanti nella metà campo altrui senza perdere tempo e con aggressività. È in grado di spacciare la partita pur non avendo rose del calibro delle primissime, ma è la testa che fa la differenza. Ha un marchio europeo, segue le linee con lo spirito giusto. E Italiano è al terzo anno di A e al primo in Europa, imparando tutto molto in fretta. E intanto è quasi in semifinale.
Preparazione fisica top
—Jovic, Milenkovic e Amrabat erano gli unici al Mondiale, con il marocchino arrivato fino in fondo. In quella pausa, la squadra ha lavorato alla grande con lo staff e alla ripartenza era sì spenta e poco brillante, ma il tutto era impostato per un periodo successivo, per arrivare al meglio al ciclo di ferro attuale. La Fiorentina oggi ha tante energie e pure la testa libera, a Poznan si è visto in modo evidente. Oggi tutta la squadra viaggia su livelli alti.
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