Come sta la Fiorentina veramente? Se lo chiede Il Tirreno oggi in edicola. Le buone notizie: la squadra viola di sicuro sta bene fisicamente, nelle amichevoli ha mostrato un'evidente freschezza atletica. Poi, c'è il gioco/risultati, centrati entrambi contro avversari di un certo livello (Rapid Bucarest, Borussia Dortmund e Monaco) ancorché a loro volta imbottiti di giovani, con un passaggio sempre più fluido al 4-2-3-1 sfumato. Ventuno gol segnati a firma di dodici calciatori differenti. Bonaventura è la solita certezza, Ikoné ha confermato i margini di crescita evidenziati prima della sosta, la difesa sta recuperando Quarta a livelli più alti di rendimento, Terracciano tra i pali è un'altra di quelle garanzie su cui poter contare.
Il Tirreno
Chi sale e chi scende nella Fiorentina: su Ikoné-Bonaventura, giù Cabral-Dodò
I dubbi
—Intanto, serve recuperare gli infortunati, e non si parla soltanto di Gonzalez, Sottil e Castrovilli, dei quali il secondo è quello più lontano dalla condizione migliore; poi serve rimettere a posto Kouamé che ha saltato le ultime due gare a causa della lombalgia. Capitolo campo: Cabral in oltre trecento minuti in queste gare di preparazione non è riuscito a realizzare nemmeno una rete delle ventuno ricordate in precedenza. Ci aspetta di più da Dodô, che ancora è ben lontano dall'essere il giocatore spesso trascinante che era allo Shakhtar. Barak è uno che può dare un contributo diverso, mentre Duncan rimane un po' ai margini della squadra e l'involuzione del ghanese non è facilmente spiegabile. Gollini, Maleh, Zurkowski e Benassi aspettano novità sul futuro.
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