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Tre partite di campionato di fila, senza Milenkovic titolare. Dall'Udinese al Lecce, passando per la sfida con l'Inter, il serbo è rimasto in panchina per poi prendersi uno spazio a partita in corso. Turnover o scelta tattica che sia, il fatto che la difesa si presenti in campo sempre senza quello che è da anni il suo leader è un altro degli spunti di discussione che la Fiorentina si porta dietro con il ko di Lecce. Anche perché, il reparto arretrato continua a vivere di black out preoccupanti. Certo, anche Milenkovic non sta attraversando - sul piano del rendimento - una stagione elettrizzante, ma l'esperienza che si porta dentro e la considerazione di essere uno dei leader dello spogliatoio stride con questo suo impiego a mezzo servizio. Quarta e Ranieri in migliore condizione? Forse, ma anche loro (soprattutto l'argentino) hanno avuto un rendimento spesso condizionato da errori personali pagati poi a caro prezzo. Non solo. Milenkovic è uno dei giocatori che anche per struttura fisica ha e avrebbe necessità di una maggiore continuità di gioco e quindi di prestazione e l'esclusione di Lecce, se appunto messa in fila con quelle precedenti, ha forse contribuito a togliere serenità a un difensore che rischia di sentirsi in discussione nonostante la concorrenza interna non sia il massimo. Lo riporta La Nazione.
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