Ancora intoppi. La strada che porta la Fiorentina verso le infrastrutture tanto agognate dalla nuova proprietà si arricchisce di un nuovo ostacolo, stavolta per il Centro Sportivo di Bagno a Ripoli. Su La Nazione leggiamo che la Soprintendenza, nel giorno della Conferenza dei Servizi che avrebbe dovuto dare il via libera al progetto, ha elencato delle questioni non risolvendo le quali non si potrebbero cominciare i lavori. Citiamo in sintesi quanto scritto dal quotidiano le critiche rilevate al progetto:
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Centro Sportivo, la Soprintendenza frena tutto: ecco le criticità rilevate
Delusione viola
Mancato contenimento della superficie edificata, dell’artificializzazione dei suoli e delle altezze degli edifici entro quella degli edifici circostanti. Il volume dei nuovi corpi di fabbrica non è coerente con i caratteri dell’edificato circostante, gli annessi agricoli della villa devono essere integralmente mantenuti in considerazione del valore storico. E poi ancora i parcheggi che non risultano diminuiti e la dislocazione degli alberi che si configura solo per definire barriere visive.
Il Soprintendente Andrea Pessina ha firmato il documento che cita tutte queste istanze per il Centro Sportivo; Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli, si è detto deluso, ma non c'è disfattismo, solo voglia di lavorare per soddisfare le richieste della Soprintendenza. Tutto ciò costerà un ulteriore mese di ritardo, al netto dei rallentamenti dovuti all'emergenza sanitaria. Un rallentamento che, di sicuro, non farà piacere alla dirigenza gigliata.
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