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Cecchi si chiede: “Non è che il più incompreso di tutti finora sia stato Pradè?”

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Cecchi: "Una squadra che gioca col fuoco dentro, come se imprigionata nell'anima avesse la rabbia per ingiustizie subite e volesse risarcirle giocando con un furore agonistico oltre le righe"
Redazione VN

Stefano Cecchi, sulle pagine della Nazione, ha commentato la situazione in casa Fiorentina elogiando Daniele Pradè. Ecco le sue parole:

Una squadra che gioca col fuoco dentro, come se imprigionata nell'anima avesse la rabbia per ingiustizie subite e volesse risarcirle giocando con un furore agonistico oltre le righe. Si, dovessimo dare un titolo a questa Fiorentina vincente versione autunno 2024, le daremmo: «La rivincita degli incompresi», Gli incompresi. Come Bove, romano e romanista dell'Appio Latino, arrivato in giallorosso a 10 anni e cresciuto fino a conquistare un posto da titolare nella formazione di Mourinho. Lui la Roma non l'avrebbe mai lasciata ma la dirigenza (con l'ad Lina Souloukou) e lo stesso allenatore De Rossi prima lo relegano in panchina quindi lo lasciano partire. Il post del suo procuratore di domenica sera (la foto di Bove in viola e la scritta «adrena-Lina») la dice lunga sul sentimento che cova nel cuore di Edoardo. Per questo forse l'applauso più grande va fatto a colui che ha saputo intravedere e portare a Firenze queste potenzialità fra lo scetticismo di tanti. Si, forse l'applauso più forte va fatto a Daniele Prade, che al suo primo mercato con pieni poteri ha messo in mostra competenza e visione, facendo venire il dubbio se fin qui il più incompreso di tutti non sia stato proprio lui


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