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La Nazione
Stefano Cecchi, tra le pagine della Nazione, commenta la situazione di Lucas Beltran. Ecco le sue parole sull'attaccante argentino:
La palla che si avvicina carica di promesse come una sottoveste, la porta e lì davanti, senza difensori a presidiarla: basta solo domare la palla e calciarla in rete. Un attimo. Invece lo stop è difettoso, la sfera scivola così via perfida e al quel punto non più gestibile. Maignan, poi, è un condominio che frana addosso a chiudere ogni varco, addio gol, addio pareggio viola a San Siro. Ci sono attimi nel calcio che segnano un destino e quello stop sbagliato di Beltran sulla palla invitante concessagli da Gonzalez è un po’ il gesto simbolo della sconfitta San Siro. Il manifesto di una impotenza più che di una sfortuna. Anche perché da quando è arrivato a Firenze il numero 9 viola non è riuscito ancora a fare un solo gol in campionato e, dunque, quel gesto tecnico sbagliato diventa un atto d’accusa ancora più pesante. Sì, Lucas Beltran da Cordoba, argentino che per la sua chioma bionda da quelle parti chiamano «il vichingo», è oggi l’uomo nel mirino. Perché il centravanti che non segna è un’eresia sportiva che corrode l’animo.
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