Questa mattina su Repubblica troviamo un approfondimento su Gaetano Castrovilli. Insignito della pesante maglia 10 della Fiorentina, il centrocampista studia per ergersi a leader del gruppo: ma per ora sta ancora facendo le prove. E in questo fine 2020 tutto dedicato a un altro 10 come Maradona viene spontaneo pensare a quanto questo numero rappresenti per un calciatore: è generalmente sulle spalle del più estroso che brilla per tecnica, fantasia e carisma. A Firenze, non a caso, è stata cucita addosso ad Antognoni, una bandiera che ancora oggi è 'Unico Dieci'.
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Castrovilli, ora tocca a te: la sfida più difficile è essere un vero 10
Il centrocampista deve prendersi sulle spalle la squadra
Ma se pensiamo che negli ultimi anni è stata indossata anche da calciatori che, con tutto il rispetto, non hanno fatto la storia della Fiorentina (Pjaca, Eysseric, Boateng), ora i viola hanno bisogno di tornare a sognare con quella maglia. Ed è tutto nelle mani del giovane centrocampista, che però al momento fatica a ritrovare se stesso: aveva iniziato bene nel 3-5-2 di Iachini, recependo le indicazioni di essere più determinante sotto porta, ora però la squadra non segna da quattro gare (E NON È L'UNICO PROBLEMA). Con Prandelli gioca maggiormente avanzato, quasi da trequartista, ma nel suo ruolo c'è anche un altro status: quello di leader, uomo trainante in campo. E dovrà farlo in fretta, provando ad alzare il livello dei suoi e continuare anche in futuro a scommettere su questo progetto. Intanto, l'obiettivo immediato è uno solo: uscire dal tunnel.
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