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Castellacci: “Il calo di potassio una possibilità. Troppi controlli? Sono giusti”

Redazione VN
Il dottor Castellacci tora sul caso Bove, analizzando l'accaduto e parlando dei rigiri controlli presenti in Italia

Tuttosport dedica spazio alla vienda Bove, con un'interessante intervista all'ex medico della Nazionale Enrico Castellacci. In primis Castellacci ricorda di come purtroppo alcuni episodi simili abbiano avuto esiti diversi, e di come si sia tranquillizzato leggendo il progressivo miglioramento delle condizioni del ragazzo. Poi si sofferma sulla possibile mancanza di potassio come causa:

"Il calo di potassio è una delle ipotesi, questo avrebbe provocato una tachicardia ventricolare che può sfociare in una fibrillazione e in un arresto cardiaco. In queste situazioni conta anche l’età, in questo caso è stato importante anche evidentemente il pronto intervento dei sanitari, grazie ai quali non ci sono stati guai peggiori. Questo se dopo un’aritmia, come si suppone, ma ripeto, solo con i nuovi accertamenti si saprà l’input che ha portato tale aritmia"

Castellacci inoltre affronta il tema dell'idoneità sportiva, evidenziando come i livelli di controllo in Italia sono altissimi. Un'anomalia congenita sarebbe stata vista nel caso, se non è così è perchè non c'è. "Noi non diamo l’idoneità laddove altri Paesi lo fanno, tanto che basta l’autocertificazione dei giocatori per scendere in campo. Questo spiega perché Eriksen non poteva più giocare per l’Inter e oggi giochi in Inghilterra"