Le parole di Marco Casamonti, presente ieri sera all'inaugurazione ufficiale del Viola Park: «Un modello unico, innovativo, mi auguro vincente negli anni».
«Un modello unico, innovativo, mi auguro vincente negli anni». Alla festa di ieri pomeriggio, come scrive La Repubblica, c’era in prima fila anche Marco Casamonti. Architetto e fondatore della Archea Associati che ha sviluppato e rifinito il progetto: «Attraverso il nostro lavoro realizziamo i sogni di chi ci finanzia. Come la Fiorentina, che aveva in mente di costruire un nuovo modello di centro sportivo: innovativo e all’avanguardia».
Quali sono gli aspetti che lo rendono così innovativo?
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«Si tratta di un centro sportivo, uno dei pochissimi presenti in Europa, che mette insieme generi e generazioni diverse. Uomini e donne di differenti età. Ma è anche un centro sportivo che introduce nel mondo dello sport il tema della cultura, del paesaggio, dell’architettura. Un luogo che insegna agli sportivi a essere dei bravi atleti ma anche un posto dove poter apprendere valori quali rispetto, armonia, natura. E mi auguro anche i valori dell’architettura come arte, in una città come Firenze che vive di questo».
I tempi di realizzazione come sono stati?
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«In Italia il periodo medio di realizzazione per un’opera pubblica è di 15 anni. Il Viola Park ha usufruito dei vantaggi di essere stato realizzato da un privato: i lavori sono durati 30 mesi e ce ne sono voluti 12 per il cambio di destinazione del piano attuativo urbanistico. Senza dimenticare le indagini archeologiche lunghissime perché il centro sportivo sorge su un sito di epoca romana. È un esempio virtuoso e va dato ampio merito alla Fiorentina che ha spinto sempre in maniera forte per averlo in tempi più rapidi possibili».
Perché tutta questa attenzione verso un centro sportivo?
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«L’allora allenatore della Fiorentina Cesare Prandelli sosteneva che centro sportivo portasse svariati punti in più in classifica. Se consideriamo gli ultimi risultati sportivi del club la Fiorentina potrebbe incrementare le proprie ambizioni. Avere un centro sportivo di questo tipo equivale aottenere dei risultati migliori anche in termini di classifica. Ma c’è un aspetto che conta molto più di tutto ciò. Il Viola Park aiuterà la Fiorentina negli anni a venire. È il campus dove si formano uomini e donne prima che calciatori e calciatrici. Vedere allenarsi 300 giovani è uno spettacolo straordinario»