© RIPRODUZIONE RISERVATA
"Non sarà una cattedrale nel deserto". Così Marco Casamonti, architetto ideatore del Viola Park con lo studio Archea, ha esordito in un'intervista tra le pagine della Nazione. Il centro sportivo è un bene della città, un luogo dove tutti potranno accedere e di cui tutti potranno usufruire. La struttura interna, sottolinea l'architetto, è stata pensata per salvaguardare l'ambiente e dare ancora più forza a un'area come Bagno a Ripoli. Per non parlare poi dei servizi: "Rocco Commisso, ascoltando il suggerimento del sindaco di Bagno a Ripoli Casini, ha voluto il Viola Park lì per il vantaggio di tutte le infrastrutture". Tranvia, vari luoghi di villeggiatura, licei. Insomma, un bene per tutti. E quella V? Sta per viola? Casamonti spiega: "Sì, anche. Ma è solo una bella coincidenza. Principalmente viene esasperata l’idea del compluvium, con cisterne che alimentano un laghetto". Insomma, una guida a 360° sul nuovo centro sportivo viola che, come spesso sottolineato, rimarrà alla Fiorentina. Rocco Commisso infatti, ha acquistato i terreni attraverso la società. In questo modo Firenze e la Fiorentina potranno sfruttare il Viola Park per tantissimo tempo.