stampa

Capolavoro o rudere, il dilemma dello stadio che divide Firenze

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

L'analisi del Corriere della Sera, il caso Franchi resta un tema caldo a livello nazionale

Redazione VN

Sulle pagine del Corriere della Sera vengono approfondite le vicende relative allo Stadio Artemio Franchi, tema sempre più caldo anche livello nazionale. Tra oppositori e sostenitori del restyling, il dibattito si fa sempre più acceso. La volontà del presidente Commisso è chiara ormai da tempo. Intanto il FAI protesta paragonando il Franchi, a cui servirebbe solo un limitato adeguamento, alla Scala di Milano. A breve arriverà il parere del ministero dei Beni culturali, che dovrà indicare quali parti della struttura vanno salvate. A prima vista, riporta il quotidiano, tutti hanno tutti ragione. Lo stadio di Firenze viene definito uno dei capolavori del razionalismo mondiale, apice del lavoro di Pier Luigi Nervi. Al tempo stesso l’impianto nel cuore del Campo di Marte non sta bene, come riconoscono anche i suoi difensori. Il progetto del professor Marco Casamonti, presentato alla Fiorentina e finora mai reso pubblico, prevede la conservazione di tutte le parti storiche del Franchi. A cominciare dalla celebre tettoia in cemento armato, fino alle le scale elicoidali, e alla torre di Maratona, da integrare in una teca di vetro e acciaio. Non è detto che basti, tanti organi di categoria promettono battaglie legali.

tutte le notizie di