Nell’edizione odierna de La Nazione si analizza la prova di Cabral spiegando come, oltre ad essere stato ’anticipato’ da Torreira nell’occasione del gol vincente, il centravanti brasiliano abbia fatto tanto lavoro oscuro, sfuggito ai più, ma non ai severi parametri che contribuiscono a chiarire il peso offensivo. Nel calcio, infatti, esiste una percentuale che riporta quanta sia stata la pressione ricevuta dalla squadra avversaria su un singolo giocatore. E Cabral, spiega il quotidiano, secondo una speciale rilevazione dei dati della Lega è stato addirittura il più sorvegliato rispetto a Piatek e anche Gonzalez: 80,12%, 79,56 e 61,84. Il valore dipende dalla velocità, dalla direzione di corsa e dalla distanza del giocatore avversario rispetto all’avversario che si trova a minore distanza. Che tradotto vuol dire che il brasiliano è stato tenuto sotto controllo, evidentemente perché temuto.
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Cabral non può che migliorare. E contro il Bologna c’è un dato che lo premia
Cabral, spiega il quotidiano, secondo una speciale rilevazione dei dati della Lega è stato addirittura il più sorvegliato dalla retroguardia avversaria
Vincenzo Italiano sulle qualità dell’ex Basilea è sicuro e per questo insieme allo staff tecnico è sicuro sta insistendo su movimenti e carichi di lavoro per una sorta di ’corso accelerato di Italiano’, inteso come pensiero di gioco e anche di lingua. E, se per la seconda ci vorrà un po’ di tempo, per il primo aspetto Cabral avrà anche l’opportunità di un corso intensivo sfruttando la pausa per le nazionali, più lunga del normale. Perfetta per poter lavorare a Firenze assimilare sempre meglio movimenti e suggerimenti relativi ai meccanismi viola. Ecco perché Cabral non può che migliorare. E se lo dice Italiano, bisogna credergli
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