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Da Basilea: «Cabral, che peso l’eredità di Vlahovic, ma vale i 15 milioni»

Da Basilea: «Cabral, che peso l’eredità di Vlahovic, ma vale i 15 milioni» - immagine 1
Cabral, alla ricerca del gol perduto

Redazione VN

Il Corriere dello Sport ha intervistato Ruedi Zbinden, capo scouting del Basilea che nel 2019 prelevò Arthur Cabral per 6 milioni dal Palmeiras. L'allora direttore sportivo del club elvetico dice la sua sulle difficoltà avute dal brasiliano dopo il passaggio in maglia viola:

«Seguivo Cabral da tempo, al punto da andare spesso in Brasile per studiarlo dal vivo. Alla fine capii che era il centravanti giusto per noi» - racconta Zbinden. Fu colpito in particolare dalla postura elegante che lo portava a svariare su tutto il fronte d’attacco. Perché Arthur - prosegue - è una punta che fiuta il gol: sa essere al posto giusto al momento giusto. Il dirigente svizzero individua la causa delle sue difficoltà nella concorrenza con Jovic, visto che a Basilea non aveva un’altra punta che gli metteva così tanto fiato sul collo. E soprattutto il fatto che lo abbia preceduto Vlahovic, in grado di segnare almeno un gol a partita: un paragone non utile. Un parallelo pesante lo fa lo stesso Zbinden citando un calciatore che ha vestito entrambe le maglie: «spero possa ripetere il percorso di Momo Salah, che dopo l’esperienza al Basilea e alla Fiorentina è diventato uno dei migliori attaccanti al mondo». La chiosa con una risposta sulla valutazione del brasiliano: 15 milioni pagati dalla Fiorentina? «Vale ogni singolo centesimo».

Arthur-Cabral
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