Fino 95’ della partita contro l’Inter - scrive La Nazione - era stato l’uomo in più della Fiorentina. Oggi, dopo le decisioni del giudice sportivo, Mauro Zarate rischia di essere l’uomo in meno viola, almeno per due giornate. Questo quanto rischia l’attaccante argentino dopo l’espulsione rimediata nei caotici minuti di recupero della partita contro i nerazzurri. Una vera beffa se si considera la dinamica del rosso diretto sventolato da Mazzoleni è tutta da ricostruire e che lo stesso Zarate aveva provato a spiegare appena uscito dallo stadio ‘Franchi’ attraverso il proprio profilo Twitter.
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Brivido Zarate, oggi la sentenza del Giudice Sportivo
"Bisognerà aspettare e capire soprattutto quello che può aver scritto sul referto l’arbitro, su suggerimento ovviamente del guardalinee che ha avvertito Mazzoleni di quanto stava accadendo alle sue spalle"
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Tornando all’episodio e la lunghezza della squalifica, bisognerà aspettare e capire soprattutto quello che può aver scritto sul referto l’arbitro, su suggerimento ovviamente del guardalinee che ha avvertito Mazzoleni di quanto stava accadendo alle sue spalle. Una visione certamente parziale, considerato che quanto ha detto Zarate è la verità. Prima, infatti, è Kondogbia a dare uno scappellotto all’argentino, poi colpito anche da Medel. Il numero 7 viola pensa che sia stato Murillo e, dopo uno scambio di ‘parole’, gli mette le mani al collo. Un gesto brutto, certo, ma che non sembra violento, tanto che il giocatore dell’Inter non pare proprio accusarlo. E’ a quel punto che arriva Mazzoleni con il rosso.
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