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Corriere dello Sport
Fiorentina, il tonfo è stato importante. E allora in una situazione del genere ci vogliono azioni forti, come le parole di chi ha il potere/dovere di usarle: il capitano Biraghi. Perché la fascia al braccio non è mai scenica, ma impone un senso di responsabilità soprattutto quando i riflettori sono spenti, quando chi quella fascia la indossa e tutti gli altri sono seduti al chiuso di stanze e spogliatoi che fanno da amplificatori. Le parole sono importanti diceva Nanni Moretti, figurarsi se diventano severe e perentorie, perfino trancianti da parte di chi (ri)chiama al senso di responsabilità sé stesso e i compagni. «Dopo che eravamo riusciti a rimettere a posto le sorti della partita - ha dichiarato Biraghi nel ventre dello stadio di Via del Mare con l’adrenalina ancora in circolo, ma la lucida consapevolezza di voler dire certe cose - alla fine è successo qualcosa di intollerabile. E’ successo che non si possono commettere certi errori se si vogliono avere obiettivi precisi di classifica. E’ stata una figura vergognosa, ancora di più pensando che era accaduta già due anni fa ad Empoli. Stavolta anche peggio: da un angolo a nostro favore sul 2-1, in due minuti ci siamo ritrovati di nuovo sotto. Abbiamo toccato il fondo e dobbiamo guardarci in faccia per risalire. Intanto, chiediamo scusa a club, tifosi e allenatore». Lo riporta il Corriere dello Sport.
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